Se tu fossi un potenziale cliente, compreresti ciò che vendi?

Se tu fossi un potenziale cliente, compreresti ciò che vendi?

Non è peregrina la domanda e non parlo di valore del prodotto o servizio che offri.

Do per scontato che sei un imprenditore onesto e cerchi di migliorare la vita dei tuoi clienti, non di “metterglielo in tasca”, come diceva il mi’ babbo in modo molto più elegante di quanto sono solito dire io.

Ci sono un sacco di esempi in cui chi produce e vende qualcosa non è, né vuole essere, cliente di sé stesso.

E non è neanche detto che sia un male.

Pensa a chi produce cibo per animali,  carrozzine ortopediche o componenti per vettori spaziali. 

Il punto è che chi fa e chi usa, sono quasi sempre persone diverse.

Uso il quasi perché nella nautica molti appassionati utilizzatori decidono di restare a lavorare in mezzo alle barche (lascia stare che poi finisci per accorgerti che è più il tempo che passi a lavorarci che a goderti la navigazione).

Quindi il punto è che chi compra quello che fai non sei tu: è sempre (dai, “sempre” escluso te) qualcun’altro o qualcun’altra.

Quindi, quanto sai di lui?

Sai realmente cosa vuole e cosa cerca?

Dopo che hai seguito il delfico consiglio “conosci te stesso“, puoi dire di conoscere chi è interessato a ciò che offri?

Rispondi a queste domande e già hai compiuto un gran passo avanti per avere successo con la tua impresa.

Poi, se vuoi avere uno scambio a riguardo, manda una mail a info@lliquida.com

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